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(ulalume).
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Data: 5/01
[Una lettera viene portata da Fer'hel, l'aquila di Lilihel ben conosciuta]
Caro Fadir,
Sono giunta alla conclusione del mio viaggio, che in realtà una meta ce l'aveva: solo che non volevo dirtela- sia mai che Daemon lo veniva a sapere.
Inizialmente mi sembrava di essere un pò un randagio allo sbaraglio, ma non si sta poi così male, al Nord. Freddo cane escluso.
Il Re è un tipo burbero e chiuso, ma forse c'è più buono in lui di quanto non ce ne sia in me. Mi ha affidato ad un gruppo di nani, per lavorare: la forgia è una figata assurda. Si fatica, forse starnutisco un pò troppo, non sto dietro al lavoro come gli altri e ci sono un pò troppi nomi da ricordare per i miei gusti, ma ne vale la pena. Non immaginavo ci fosse così tanto dietro al metallo.
Certo, nani e Draghi non vanno esattamente d'accordo- e Kest era un pò scettico- ma siamo riusciti a trovare un punto di accordo. Siamo rimasti reciprocamente stupiti, credo, e forse Azzurro, il mastro, tornerà con me all'Isola.
Neara ha dovuto abbandonare il viaggio: quella vecchia racchia acida della Voce l'ha richiamata per delle stupide clausole burocratiche. La tiene al guinzaglio come un animaletto, ma avrò la mia rivincita, tant'è vero che ho il sangue del Nero.
So che Modir è tornata, volevo scrivere a Modir... ma non ho la pena. Non so cosa dirle, forse non sa nemmeno che viso ho, ora.
Ah, quasi dimenticavo: dicono che non posso lasciare l'Insediamento, finchè seguo la vita barbarica. Per cui, in realtà avrei dovuto scriverti solo per questo.
Stammi bene e fai i miei auguri ad Ynesial.
Dottir
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ISS; |
